Il Museo propone un percorso suggestivo nella storia della ricerca e della pratica dell’anatomia nelle sue molteplici modalità di rappresentazione, raccontata attraverso la storia dei medici ed anatomisti pionieri degli Incurabili, e attraverso le rappresentazioni che gli artisti della vicina Accademia di Belle Arti e gli stessi studiosi realizzarono.
La collezione, di grande impatto visivo sul visitatore, vuole soprattutto delineare lo sviluppo degli studi anatomofisiologici dal Rinascimento in poi e delle molteplici modalità di raffigurazione del corpo umano.
La raccolta di anatomia del Museo delle Arti Sanitarie è costituita da elementi di grande valore scientifico ed artistico. Tra questi spiccano due macchine anatomiche del Settecento, rispettivamente in gesso e cartapesta, che mostrano la muscolatura superficiale e che testimoniano la didattica e la fine arte della dissezione anatomica della Scuola Medico-Chirurgica degli Incurabili e dal 1779 la Cattedra Universitaria di Anatomia ebbe sede nell’Ospedale degli Incurabili.
Antichi manufatti anatomici in cera, gesso e cartapesta dipinti, e modelli didattici anatomici dei primi del Novecento in gesso, preparati anatomici “a secco” o in formaldeide testimoniano la costante attenzione all’insegnamento dell’anatomia.
Pregiate e rare stampe di fine Settecento e dell’Ottocento, tavole e libri documentano il percorso della rappresentazione anatomica. Disegni, la cui fattura raggiunge in alcuni casi il pregio di un manufatto artistico, documentano gli sviluppi della ricerca sull’embriologia e gli studi sul sistema nervoso.
Questi ultimi attestano un approccio conoscitivo che si avvale, dalla seconda metà dell’Ottocento, di strumenti di indagine tecnologicamente più avanzati: i microscopi, segnando il passaggio dall’osservazione dall’anatomia macroscopica a quella sottile.
La collezione è visitabile su appuntamento contattando: info@ilfarodippocrate.it – tel. 081440647
