Museo
Il Museo delle Arti Sanitarie e Storia della Medicina occupa gli spazi destinati nel Cinquecento dalla fondatrice Maria Longo ad accogliere le Pentite, ex prostitute convertite e deputate ad assistere le malate di sifilide nell’Ospedale.
Il museo è costituito prevalentemente da collezioni private di oggetti, strumenti e libri che nel 2010 divennero un percorso museale, per iniziativa dell’associazione Il Faro d’Ippocrate. Il riconoscimento ottenuto nel 2011 come museo di interesse regionale ci ha spinti a intensificare le attività culturali e di ricerca e ad implementare le collezioni, per ricostruzioni di ambiente.
Il percorso museale si sviluppa su tre piani espositivi, articolato in sale intitolate ai maestri della Scuola Medica Napoletana, quali Domenico Cotugno, Domenico Cirillo, Ferdinando Palasciano, Giovanni Ninni, Giuseppe Moscati.
Migliaia di oggetti ricostruiscono le origini della farmacologia, dall’alchimia alla chimica farmaceutica, le origini della cura, dalla teoria umorale alla clinica moderna e dal barbiere-cerusico alla figura del chirurgo.
I temi spaziano dalla vaccinazione, alla epidemiologia, dall’igiene sino alle problematiche etiche attuali della ricerca, del fine vita e della prevenzione.